Il
9 agosto 2004 un gruppo di studio partito da Cappadocia (composto dalla
dott.ssa Micaela Merlino, Alessandro Fiorillo, Gerardo Rosci, Loreto Romani,
Mario Cosciotti e Stefano Tocci), animato da buona volontà e curiosità
storica, è sceso alla volta del fiume Liri per indagare alcune strutture
antiche situate a ridosso del corso del fiume.
Grazie alla presenza dell’esperta archeologa Micaela Merlino, originaria di
Pereto (AQ), da questa prima ricognizione delle strutture si è convenuto che
le stesse sono riconducibili con ogni probabilità all’epoca romana, il che lo
si può evincere dalla consistenza della malta della struttura e dal suo
caratteristico colore. Questa struttura, un muro in opera incerta che taglia
il corso del fiume e prosegue per alcuni metri fino ad interrarsi,
probabilmente era una cisterna di raccolta delle acque, forse ad uso di un
insediamento quale una villa, oppure poteva essere una grande vasca
all’interno della quale vi si allevavano trote, un tempo assai numerose nel
Liri.
Ulteriori ricognizioni, probabilmente, concorreranno a chiarire quale era la
funzione di queste strutture.
Nella stessa giornata il volenteroso gruppo di studio si è spostato a monte
del fiume e di Cappadocia, fin sulle rovine di Morbano, per una ulteriore
ricognizione di questo altro interessante sito.
Ecco alcune foto che documentano la giornata di studio:
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